L’inverno non ha misure, c’è chi lo ama profondamente e chi lo sopporta a malapena,
aspettando impaziente l’estate.
Io amo l’inverno, ma non il freddo che mi intirizzisce e mi allocchisce…ma come non apprezzare quello che l’inverno ci regala:
i suoi frutti aromatici e fragranti, l’aria che profuma di fumo dei camini, le zuppe bollenti, i soffici piumini, le cioccolate calde con i biscotti speziati
e le borse di lana che mi piace realizzare per assaporare la magia di questa stagione dal carattere forte e il suo mistero sempre in bilico tra la morte e la vita che prenderà il sopravvento nel continuo miracolo della rinascita.
L'inverno ha il suo profumo,
non è inodore il freddo,
rinserra al meglio aromi
in fuga dalla terra
e da scheletri arborei:
acre nelle narici
penetra una promessa
di vita.
Maurizio Cortese
Informazioni tecniche:
Il filato usato è di lana rivestito da un filo di seta che lo rende lucido.
E’ stato lavorato a trecce e noccioline dalla mia magliaia Lorena in due rettangoli.
Il resto l’ho fatto io cucendoli a mano con punti stretti stretti.
Per darle consistenza e corpo ho cucito all’interno una fodera di feltro.
Per rifinirla ho cucito tutt’intorno un nastrino di velluto e raso e uno smerlo all’uncinetto.
Per decorarla ho riciclato (per modo di dire) i fiocchi di neve realizzati dalla mitica Monica Fe che mi aveva donato lo scorso Natale, i bottoni vintage li ho acquistati in una merceria che vende rimanenze e stock fallimentari, i cervi di ottone presi su internet come quelli delle due foto, io al massimo posso fotografare gabbiani.