Il Bruco figlio della farfalla Melania
Melania , una bellissima farfalla azzurra, volava in primavera cercando il posto più adatto per deporre le sue uova, finalmente trovò un melo in fiore e fra tutti scelse quello più grande e più bello.
Il melo in autunno maturò tante mele rosse e rotonde e nonno Adelmo chiamò i nipotini Titina e Gerardo perché andassero a raccoglierle.
"Attenzione bimbi staccatele con cura e ponetele con delicatezza nel cestino”.
I bimbi con l’inseparabile cagnolino Bellocchio andarono contenti nel giardino e mentre Titina saliva sull’albero, Gerardo aspettava col cestino in mano. “Titina guarda quella mela lassù, è la più grande e più bella di tutte!”.
Non appena la bimba staccò la mela dal picciolo si udì una vocina: “ Non avrete mica intenzione di mangiare la mela? Io sono nato qui dentro da un bell’ovino della mia mamma, la farfalla Melania. Volete forse farmi morire?
I bimbi, un po’ impauriti per la mela parlante e un po’ sorpresi, deposero con cura la grossa mela sull’erba tenera del prato e se ne andarono con soli quattro frutti nel cestino.
Ogni giorno i due fratellini andavano a fare visita al piccolo bruco che per la verità mangiava con grande appetito crescendo a vista d’occhio.
Mangiò tutta la sua mela e tutte quelle che ogni giorno Titina e Gerardo gli portavano diventando così grossissimo.
Qualcuno, passando di lì lo vide e correndo per le strade disse a tutto il paese che nel frutteto di nonno Adelmo c’era un mostro gigantesco, forse un fantasma, forse un extraterrestre che di notte seminava il terrore.
In effetti il bruco verde, trasparente, fosforescente era così grosso che nessuno avrebbe creduto che fosse solo un bruco perchè di così grandi non se ne erano mai visti.
“Lo ammazzeremo prima che lui ammazzi noi” gridavano gli uomini del paese.
Titina e Gerardo corsero dal loro amico bruco per avvertirlo del pericolo e farlo scappare…ma come fare??
Quando ecco la soluzione: se il bruco fosse diventato farfalla avrebbe potuto volare via sano e salvo. I due bimbi pregarono: “Buon Dio che hai creato a natura così bella fai che il bruco diventi farfalla”. Il bruco intanto si stava chiudendo nel suo bozzolo .
Come non ascoltare la preghiera di due bimbi?
Con un soffio di vento Zeffirino il buon Dio trasformò in un istante il bruco nell’involucro e ne uscì una farfallona con le ali stropicciate, azzurre e d’oro.
Quella notte arrivarono i giustizieri con zappe, fucili e frecce nel giardino di nonno Adelmo; ma il bruco extraterrestre non c’era più.
Solo una farfalla gigante volava sui rami e i paesani scapparono per vederla, la scambiarono per l’astronave del bruco extraterrestre.
Solo Titina e Gerardo se la ridevano felici!
Storia tratta da Scuola Materna settembre 1986
Questa è la storia che abbiamo raccontato e che i bimbi hanno rappresentato graficamente in sequenze e infine drammatizzato per completare con la fantasia l’esperienza di educazione ambientale del ciclo vitale delle farfalle.
Ringrazio i miei bambini per questi bellissimi disegni, dispiaciuta per non averli potuti pubblicare tutti
Ciao Rosi