Non è ancora autunno e non è neanche arrivata la pioggia, il tempo clemente ci regala ancora giornate solari . Ed è proprio in questa domenica luminosa di settembre che voglio salutare l’estate e dire arrivederci al mare e lo faccio a modo mio con una bella poesia dal sapore un po’ malinconico del poeta turco Nazim Hikmet.
Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po' della tua ghiaia
un po' del tuo sale azzurro
un po' della tua infinità
e un pochino della tua luce e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose sul tuo destino di mare
eccoci con un po' più di speranza
eccoci con un po' più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare.
E con Pupa la mia sirena sognante, primo lavoro in cui ho riprodotto la figura umana, anzi mezza, dato che Pupa per metà è pesce.
Considerando che questo è il mio primo lavoro nel suo genere e che asciugandosi, la sirena alta e slanciata, si è allargata su se stessa, mostrando tutta la sua bellezza mediterranea (vedi i generosi fianchi), a me piace così, con la sua espressione serena e sognante.
Certo non è bella come questa di ceramica che ho fotografato in una vetrina di un grazioso negozio dell’Ortigia, isolotto e centro storico di Siracusa, ma è la mia creaturina.
Arrivederci estate e arrivederci fratello mare