sabato 31 gennaio 2009

PIUME

Nel maggio del 2008, io insieme ai bambini della mia scuola e con una giuda naturalistica siamo andati in gita al monte Conero. In mezzo ad un sentiero ho trovato i resti di un uccellino. Dalle piumette colorate abbiamo capito che era una ghiandaia e che era stato il pasto di un falco pellegrino. In quel momento ho sentito una grande pietà e ho raccolto le piumette. Oggi ho pensato che era arrivato il momento di farci qualcosa e trasformare quelle piume in una creazione che metta allegria...come il canto di un uccellino.

Questa in basso è una spilla realizzata con la carta pesta, quello in alto invece è un ciondolino con il vetro di Murano

venerdì 30 gennaio 2009

Che bello: il mio compimese

Oggi, un mese fa
aprivo il mio blog!
Grazie a tutte per
il sostegno e la
simpatia che mi
avete dimostrato
con i vostri commenti
e le vostre visite!
Un grande abbraccio,
Rosi!

domenica 25 gennaio 2009

Panini morbidi con semi

Oggi finalmente ho preparato i panini al latte (certo ero rimasta senza pane) .

Quelli che sulla tavola della domenica fanno tanta allegria .

Sarà forse per la loro forma diversa , sarà forse per la copiosità di semini dorati , sarà forse per l'aspetto stuzzicante.....non so, ma sono proprio buoni!!!!!



Ho usato una vecchia ricetta di Cucina Italiana:

500g di farina x pane, 70g di latte, 60g di acqua, 20g di lievito di birra, 30g di burro, 15g di sale, 5g di zucchero, 1 tuorlo, 1 uovo, semi(di papavero, sesamo...)

Lavorate 200g di farina con 120g di acqua e il lievito, impastate e fate lievitare per 45 minuti.
Incorporate al panetto lievitato e incorporate la farina che è rimasta, il burro appena fuso, il latte, 60g di acqua, il tuorlo lo zucchero e il sale. Fate lievitare per altri 45 minuti. Sgonfiate l'impasto, lavoratelo brevemente e modellate la pasta per i panini. Spennellate l'uovo battuto sui panini e cospargete con i semi e infornate a 180° per 20 /30 minuti!

Ciao a tutte Rosi

sabato 24 gennaio 2009

Un ciondolo cangiante

Perchè non personalizzare ulteriormente una creazione già particolare?

Come? Semplice!

Io ho "impreziosito" il ciondolo di Fimo nero con uno smalto per unghie
metallizzato cangiante verde-viola.
.....e la luce starà al vostro gioco!!!








martedì 20 gennaio 2009

Tanti tantissimi cerchi

Dedicato a scarabocchio












Ho schiuso il cerchio della vita
scorre a torrenti e fiumi solenni
il latte gentile dei ricordi
fino a placarsi nell'oscurita' del sonno.
Ho schiuso il cerchio dell'anno
e le stagioni affiorano:
autunno e primavera, estate e inverno
vagano in fughe d'amore.
Ho schiuso per voi il cerchio dell'oggi
e dal caro amplesso del giorno con la notte
ho visto nascere nei tuoi sguardi
radenti e delicati, l'invito al sogno.
Ho schiuso per noi il cerchio dell'istante
punto di sfida delle eternita' vaganti
randagi guizzi di attesa e infine,
la tua mano tesa all'incontro.


Silvano Agosti

domenica 18 gennaio 2009

Pere al profumo di vaniglia e cannella


Ecco come uso copiosamente la vaniglia in baccello!!
Questo è un vero dessert che non ha niente a che vedere con la solita frutta cotta che si mangia durante la convalescenza. E' semplicie, senza zucchero aggiunto, ma profumatissim0 e godurioso .
Le propongo sempre quando ho ospiti e rimangono tutti un po' stupiti quando le vedeno, ma dopo che le assagiano fanno tutti il bis!!
Il segreto? Le pere vanno cotte in un dito d'acqua per venti minuti fino a che l'acqua si e' ridotta tutta fino a "farle attaccare"e non diventano color ambra. Si aspetta mezzora a coperchio chiuso così che il succo dolcissimo delle pere esca e formi un delizioso sciroppo . Dimenticavo io uso le kaiser di media maturazione

Una creazione ispirata alla natura...





Tanti tronchetti rubati al bosco innevato, tutti insieme, tutti uniti gli uni agli altri per creare un portafiori simpatico, che ci parla già della primavera (bisogna crederci un pò)





Gli steli dei fiori sono immersi nella provette che si possono trovare nelle sanitarie, io ho usato quelle che contengono i baccelli di vaniglia.






Ho assemblato i tronchetti di varia misura con abbondante colla a caldo.

mercoledì 14 gennaio 2009

Una cioccolata in tazza mangiatutto

Questa è la seconda opera in pasta frolla realizzata da Elisabetta per il concorso "Dolcezze di Natale 2008" nella sezione dei dolcetti.





Elisabetta è molto brava anche con la pasta di zucchero, ma è impareggiabile con il pandispagna e con la fetta al latte(di dolcetto e sweetale)... ricette prese dal sito "Dolci di Chiara"!! :)

martedì 13 gennaio 2009

ho sognato un villaggio e la neve...

Mia figlia Elisabetta, oggi ha vinto il premio per il "Dolce natalizio più originale" indetto da Chiara (dolcidichiara.it) per il suo meraviglioso concorso "Dolcezze di Natale 2008", sponsorizzato da plurimix-point.
Brava a Elisabetta e agli altri che hanno partecipato con entusiasmo a questa golosissima iniziativa !!!
ciao
ciao
ciao
Sul paese di pan speziato questa notte ha nevicato...




Grazie a Chiara per il suo lavoro e il suo coinvolgente entusiasmo

sabato 10 gennaio 2009

Ancora in tema di neve


Questa è una decorazione semplice ma di effetto che si realizza con poco e breve tempo.

Occorre un ramo possibilmente orientato, come se il vento lo piegasse, corallini bianchi e trasparenti, colla vinilica, una contenitore e poco gesso.

Si spennella il ramo con abbondante colla e vi si fanno cadere a pioggia i corallini; si ripassa qua e la se serve e si lascia asciugare. Infine si posiziona il ramo nella base di gesso ancora morbido.

Potete godervi così un oggetto di design che vi parlerà dolcemente dell'inverno...









Il vestito dell'albero

D'inverno, l'albero non ha vestito
come i poverelli
se ne sta solo e infreddolito
con i suoi ramoscelli.
Vuole dormire, ma il vento lo desta,
la pioggia lo bagna
e lui sta quieto in mezzo alla tempesta:
nemmeno si lagna.
Ma poi la neve ricopre i suoi rami
e all'albero fa
un bel vestito con tanti ricami.
Nessuno ce l'ha
un cappottino così bianco e bello!
Neppure una sposa.
Ce l'ha soltanto
il povero alberello
che adesso riposa.

Una collana etnica...

Cosa c'è di meglio che modellare la materia in tutto ciò che si vuole?

Entrando in sintonia con essa si manipola e si trasforma, si assottiglia e si appiattisce, si plasma in una forma che ispira e che emoziona...creando qualcosa che è tuo e solo tuo!!




Il materiale che ho usato per questo lavoro è il FIMO (si trova in molte cartolerie e negozi di brico) E' una pasta modellabile che per renderla dura e inalterabile va infornata a 130° per 30 minuti. In questo caso ho usato il nero (esistono più di una ventina di colori). Lavorando la pasta per renderla morbida e duttile ho pensato di creare una collana etnica che renderà più chic e interessante un maglione o un abbigliamento semplice.






E perchè non creare anche delle spille?

Ecco qui due esempi:

Per le stelle alpine ho usato il FIMO in bianco avorio naturale :



Per il fiocco di neve ho usato la pasta FIMO di colore verde ripassata a pennello con una tempera acrilica colore argento; ho incollato al centro 7 bottoni riciclati da una vecchia camicia (perchè non si butta niente) e per i raggi ho acquistato in una merceria dei piccoli cristalli di swarovski . Infine ho fissato l'apposito aggancio di mettallo alla spilla con l'attak.









domenica 4 gennaio 2009

Una poesia per un maglione che riscalda l'inverno (e l'immaginazione)


RIO BO


Tre casettine
dai tetti aguzzi,
un verde praticello,
un esiguo ruscello: rio Bo,
un vigile cipresso.
Microscopico paese,
è vero, paese da nulla, ma però...
c'è sempre disopra una stella,
una grande, magnifica stella,
che a un dipresso...
occhieggia con la punta del cipresso
di rio Bo.
Una stella innamorata?
Chi sa
se nemmeno ce l'ha
una grande città.

(Aldo Palazzeschi)

















Le Casette e gli abeti li ho realizzati con pezzetti di stoffa e di lana prese da un campionario di maglieria e li ho cuciti a macchina con uno zig zag stretto.
I due cervi, invece sono di panno lenci cuciti a mano con punti piccoli quasi invisibili.
Il cielo è rallegrato da corallini di cristallo blu.

venerdì 2 gennaio 2009

Torta di Mele con Gelatina d'uva


Anche se le feste ci hanno regalato qualche chilo in più...a una buona fetta di torta di mele a colazione non si rinuncia mai!!!!

E' una torta che ho inventato con quello che ho trovato in frigo e l'ho arricchita con la gelatina d'uva, fatta questo autunno. La preparazione è facilissima e il risultato è una vera goduria!!!!


Ingredienti:

  • 250g di farina
  • 2 uova
  • 100g di mandorle tritate
  • 1 vasetto di yogurt (bianco, o meglio aromatizzato al limone e meringa!!)
  • 110g di olio di semi
  • 150g di zucchero semolato + qualche cuchiaio da spolverizzare...
  • un bicchierino maraschino (secondo i gusti)
  • gelatina d'uva
  • 3 mele grandi
  • un pò di cannella


Procedimento

In una terrina montare le uova con lo zucchero, aggiungere l'olio, le mandorle, lo yogurt, la farina e qualche cuchiaio di maraschino montare tutto con la frusta energicamente. Versare il composto in una teglia alta e sul composto ben livellato disporre 8 cucchiai di gelatina a cerchio e uno in mezzo; a questo punto tagliare le mele in quattro pezzi e disporre ogni pezzo di mela...tagliuzzato sulla parte alta, su ogni cucchiaiata di gelatina...e qua e là riempire con la mela che avanza.

Spolverizzare con un po di zucchero e la cannella in polvere.

Infornare a 175° (meglio ventilato) per 40 minuti circa.


Buon appetito!!!!