sabato 3 ottobre 2009

Tragedia annunciata

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Ho desiderio di esprimere tutto il  dolore e lo sgomento che sento per quello che è successo a Giampilieri e in tutta quella zona del messinese.

Dopo due anni, da quando un simile nubifragio si era abbattuto nello stesso luogo,  non è stato risanato niente, anzi Giampilieri  non rientrava neanche tra i comuni ad alto rischio idrogeologico. 

Un po’ di Giampilieri è nel mio DNA, perché mia nonna paterna era nata lì nel 1893 e lì aveva vissuto fino a quando si sposò con mio nonno che abitava nel siracusano. Non so molto della sua vita da ragazza, ma mi ricordo quando raccontava che in estate faceva il bagno con le sue sorelle, proprio in quelle spiagge devastate da tanta furia che si vedono nelle immagini. Facevano il bagno vestite con camice di lino e mutandoni al ginocchio, come era in uso in quei tempi. E dopo il bagno a turno, con grandi teli bianchi tessuti a mano, approntavano sulla spiaggia delle  “cabine  mobili” per cambiarsi e rivestirsi di tutto punto. Ancora le immagino così e penso a  quanto dovevano essere spensierate. Era quello che passava dalle sue parole nostalgiche.

Raccontava anche della paura del grande terremoto del 1908, del maremoto e dello spostamento d’aria che quasi li aveva risucchiati e di cui raramente si fa menzione, ma che è l’effetto conseguente al maremoto.

Peccato che dopo quel tragico evento non sia rimasto vivo il monito di amare la natura, ma anche di temerla e rispettarla,  facendo sì che non si riprenda con violenza quello che gli è stato tolto con ottusità, egoismo e scelleratezza.

L’uomo di solito ha una memoria molto corta, dopo le emergenze tende a dimenticare e rifare gli stessi errori. Non è raro vedere abitazioni costruite sulle spiagge o dentro l’alveo del fiume. E se non bastasse, gli scempi sono aggravati dalla superficialità e dagli interessi economici e speculativi di quanti sono preposti nella messa in sicurezza di questi posti ad altissimo rischio idrogeologico.

A questo proposito vi riporto due commenti presi da “ la Repubblica.it”

1) Ragazzi io sono messinese, e non ho votato Papi, per cui un po’ mi irrito quando vedo frasi generalizzanti del tipo "lo avete votato" ecc... Le responsabilità sono tante per altrettante persone, e vanno da ingegneri, architetti, geometri, amministratori e politici superiori. Ci sarà sempre un cittadino ignorante (ma non per questo giustificabile) a cui verrà la felice idea di costruirsi una villetta-palazzina sul costone della montagna o dentro la fiumara, ma è compito di chi ha "gli studi" quello di dire "sei pazzo, rischi di morire e uccidere altri!". E invece qui (ma non solo...) cosa rispondono? "Non ti preoccupare, parlo con l'amico mio che lavora lì, poi facciamo una sanatoria e via". I terreni NON EDIFICABILI non lo sono per capriccio, ma perché una casa lì sarebbe un pericolo. Ma questo nessuno lo spiega alla gente. Nel frattempo costruiamo il ponte, così risparmi 3 minuti ad attraversare lo stretto e resti 3 ore sulla Messina - Catania perché c'è la frana. Inviato da marghypint il 03 ottobre 2009 alle 16:24

2) Ci risiamo, speciali televisivi e titoloni di giornali racconteranno per settimane del disastro di Messina, da destra a sinistra ci sarà commozione per i morti, si vedranno volti disperati, bambini senza più quei giochi ora schiacciati dai tetti o trascinati a valle dal fango. Si griderà al cambio climatico e non mancherà nemmeno l’indignazione nei confronti di coloro che hanno speculato costruendo in barba alle più elementari norme paesaggistiche; se ne parlerà da Vespa, a Striscia la notizia ed a Zelig ma tutto durerà il tempo giusto, quello determinato della curva degli ascolti, tutto durerà finché l’ennesima barbarie non sarà entrata nel nostro sistema immunitario schermando i nostri occhi e rendendoci ancor più indifferenti e smemorati.                       Inviato da leledifranco00 il 03 ottobre 2009 alle 15:49

Dopo queste considerazioni il mio pensiero è per le vittime e per quanti hanno perso, oltre gli affetti, anche tutti i sacrifici e il lavoro di una vita, perché è questo che rappresenta una casa, per noi semplice gente.

13 commenti:

  1. Le tue parole, come quelle che hai riportato dai commenti della Repubblica", sono pienamente condivisibili e davvero, davanti a tanta distruzione, nascono solo indignazione e rabbia per tutti coloro che, in nome di una insana speculazione, calpestano il dono più prezioso che abbiamo, cioè la vita. Cambieranno mai le cose?!? Quante tragedie vedremo ancora sfilare sotto i nostri occhi? Credo, infatti, che non rimarrà l'ultima e non perchè sono "Cassandra"di vocazione!Grazie Rosi per averci testimoniato il tuo pensiero, sono certa che questa ferita appartenga anche a Te. Ti abbraccio forte. Monica C. Fe

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  2. Carissima Monica, grazie per aver condiviso questo momento di dolore per questa tragedia.
    Purtroppo anch'io penso che non sarà l'ultima e i responsabili non saranno condannati.
    E' vero la vita è il dono più grande che abbiamo, peccato che a causa di cinica avidità, egoismo e superficialità non sia considerata affatto, la vita degli altri, naturalmente.
    Grazie per la tua sensibilità.
    Un abbraccio forte e affettuoso

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  3. Possa il tempo dare le risposte a simili disastri! Ma già sai come la penso anch'io...
    Ti sono vicina più che mai, ti abbraccio con tanto affetto....

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  4. A volte odio l'idea di essere italiana. Odio gli Italiani per a loro superficialità, per il loro pressapochismo, per la furbizia innata, per l'arte di arrangiarsi senza impegnarsi che non impedisce loro per di essere geniali, crativi, generosi. Ma spesso siamo un paese di mostri a cui l'esperienza non insegna, la cui memoria oltre a essere corta è drammaticamente selettiva e in cui, ovviamente, il Parlamento è lo specchio fedele dei vizi e virtù dei suoi eletori. Se avessi un po' più coraggio a volte me ne andrei.

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  5. E' scoraggiante tutto questo, è scoraggiante il fatto che ancora una volta, l'ennesima tragedia si ripete... e purtroppo non sarà l'ultima...

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  6. Quando accadono queste tragedie,tutte le parole del mondo non basterebbero per commentare,ci rimane solo la preghiera per nostro Signore,per alleviare un po' gli animi,un grande immenso abbraccio .Patrizia

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  7. @ Cara Miriam, siamo impotenti davanti a tutto quello che è successo e proprio per questo siamo arrabbiati e disgustati, oltre che addolorati per quelli che non ci sono più. Grazie per la vicinanza e il sostegno.

    @ Paola, grazie per questo contributo, corrisponde lettera per lettera a quello che penso. La Sicilia riflette, come nessun altra regione d'Italia, le contraddizioni di questo Paese: tanta eccellenza che viene offuscata da tanto squallore, tanto ingegno che si annulla nella corruzione più diffusa, tanto lavoro e tanti sacrifici che stridono a così tanto facile e disonesto guadagno. A volte è difficile essere italiani, ma ancora di più essere siciliani.

    @ Amalia, è scoraggiante ed avvilente che dopo questa catastrofe annunciata si continui a parlare del ponte sullo Stretto, con i morti e i dispersi ancora sotto il fango. No, non sarà l'ultima tragedia, perché le ricostruzioni rendono più del prevenire e dei lavori fatti per tempo. Che orrore!

    @ Patrizia mia, le tue parole sono sagge e sono un balsamo per gli animi contriti e afflitti. Continuiamo ad avere fiducia in Colui che non ci delude mai.

    Grazie amiche per il vostro sostegno, solo potessimo fare qualcosa di concreto per quelle povere persone.
    Vi abbraccio tutte con grande sentimento. Rosi

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  8. Cara Rosi, condivido pienamente le tue parole e anche i commenti della Repubblica. Anch'io sono rimasta veramente indignata davanti a tanta distruzione, con la rabbia per tutta questa speculazione che serve solo a togliere quello che di più pre4zioso abbiamo: la vita! quando ho visto le immagini alla tv ho pensato subito a te, cara Rosi, perchè questa ferita a toccato la tua terra e per tutto l'amore che senti per essa, il dolore è anche tuo. Anch'io ho provato tanto dolore e tristezza: ma finiranno mai le tragedie? Grazie Rosi per questa tua testimonianza, del tuo pensiero, ti abbraccio forte forte e ti sono vicino. buona notte a domani ciao Lorella

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  9. Queste disgrazie, alle soglie del duemila, non dovrebbero più verificarsi, ma l'animo umano continua, imperterrito a far più danno che altro.
    Dici avidità, egoismo, superficialità...io dico scelleratezza, perchè una zona geologicamente così fragile non puoi costruirci abitazioni, per lo più abusive, non puoi non dedicarti alla manutenzione di canali e fognature. La tragedia era proprio annunciata..possibile non poter intervenire prima?
    Scusa la mia indignazione, ma notizie così non vorrei più sentirle.

    Ora si vive sull'onda dell'emozione e appena smetterà di piovere cesserà pure ogni allarme...(G.Vito Graziano - geologo)
    Un abbraccio
    Giuliana

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  10. Lorella e Giuliana, grazie della vostra solidarietà e la vostra opinione.
    Purtroppo tutto questo si chiama Italia, certo talvolta si sentono storie simili anche all'etero in zone dove non te lo aspetteresti, del resto siamo sempre uomini e quando gli interessi sono tanti; però c'è un fatto, noi di certo siamo maestri di contraddizioni, di pressapochismo, di scelleratezza... Noi dovremmo essere un Paese civile, industrializzato, una perla nell'Europa, e invece no, noi andiamo sempre più giù. Scusate per l'ennesima esternazione, ma parole di rabbia e senza speranza, nascono da un grande amore per il mio Paese, vorrei dire di essere fiera di essere italiana, di essere siciliana, ma a volte non si può!

    Con affetto Rosi

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  11. Cara Rosi, lo sai e lo so anch'io, noi da là veniamo e conosciamo bene la mentalità della gente, il potere che striscia e si insinua nella tua vita e tu credi di poter fare ciò che vuoi solo perchè hai un amico che ti mette a posto le cose... MI pare di aver capito che nel caso di Giampilieri non ci siano stati dei casi di abusivismo, ma appunto una situazione che chiaramente era a conoscenza di tutti e che non è stata sanata in alcun modo... Poi fare i funerali di stato come una passerella per farsi vedere e dire quanto siamo buoni e quanto siamo bravi... E' orrendo tutto questo, non è immaginabile la rabbia della gente che ha perso familiari, la casa e il lavoro di una vita dopo aver denunciato e gridato al vento...
    Ti abbraccio forte,
    Alessia

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  12. Rosi, condivido tutto ciò che hai scritto, così pure condivido tutti i commenti che le amiche blogger ti hanno lasciato.

    Non aggiungo altro, se non il mio pensiero alle persone che tanto stanno soffrendo ed ai loro cari che non ci sono più.


    Un bacio Rosi e buona notte a tutte!

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  13. Carissime amiche, Alessia e Mela, grazie per la testimonianza e il pensiero che avete lasciato. Quanto si è detto su questa sciagura e quanto ancora si dirà!
    Si continuerà a speculare sulla vita e sul dolore della povera gente...
    Quello che però dà veramente disgusto, è vederli lì, tutti belli e in fila, che indossano la maschera del dolore, facce ipocritamente dispiaciute e contratte.
    Ho trovato più dignitoso la scelta di quelle famiglie che non hanno partecipato ai funerali di Stato e che hanno onorato i loro cari privatamente.
    Davanti a queste cose sono poco ottimista e non vedo futuro migliore per i nostri figli.

    Rosi

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