Lo spino bianco
Le lunghe bacche rosse splendono
intatte quando l'ottobre entra,
i cieli sono i più azzurri
dell'anno, ma freddi e brevi,
porta pace lo spino
gli agnelli bianchi brucano foglie
e frutti, dormono al ceppo,
ma quando viene la bruma
nera e spessa
e scolora le bacche, cascano secche
spegne malva e falasco
fa l’acqua nera
escono allora le anime dai rami
girano come fuochi quasi spenti,
ma solo chi è malvagia lascia lo spino
se c'è uno che passa
quando annotta
dovrà seguirla
e perdere la strada
Umberto Piersanti
Da: I luoghi persi, Torino, Einaudi, 1999
Questo post l’ho potuto realizzare grazie al contributo fotografico di due persone speciali come le loro foto, Lucia, amica e collega dinamica, insieme alla quale condivido ogni giorno spazi, progetti ed esperienze e Monica C. Fe. , animo gentile e poetico, che ho avuto il privilegio di conoscere di persona e apprezzarne la sua fresca e sincera amicizia.
Grazie