Mi piace realizzare borse: le adatto ai vestiti e soprattutto alle stagioni e al mio umore. Sono proprio pezzi unici. Certo, e come potrebbe essere altrimenti: le stoffe che uso sono campioni di tappezzeria. Ovvero quei rettangoli piccini dei cataloghi pesanti, impolverati o dimenticati dei rivestimenti delle poltrone e dei sofà. Fantasie un po' demodè, a volte eccessive, ma preziose se ben abbinate per creare borse gioiello.
Quando si realizza un lavoro con "quello che passa il convento" bisogna attivare tutte le strategie creative conosciute, i cosidetti "trucchi del mestiere".
Per questo, vi consiglio di non partire con un modello già pronto, ma di progettarlo man mano, mettendo insieme tutti quei pezzetti di stoffa che si abbinano bene per assonanza o per contrasto.
Considerando che di solito due rettangoli grandi serviranno per il davanti e il dietro e i pezzi più piccoli per le tasche interne ed esterne. Infine, una bordura, un nastrino o quant'altro può armonizzare o raccordare il tutto. A volte è proprio un particolare che rende la creazione originale e chic.
Questa borsa l'ho chiamata GIARDINO D'INVERNO A SAN PIETROBURGO
Sotto i particolari di fimo dorato sulle tasche esterne
questa, dai toni caldi, TRAMONTO A SIVIGLIA